domenica 13 gennaio 2013

Lepre, e Procione,

è verso le sette e trenta di un martedi sera che dice
"ambivalenza", illuminandomi finalmente
sul termine corretto.
Ma voglio davvero trovare un significato?
Voglio davvero sapere che tutto quanto, in realtà,
è stato solo un esempio perfetto solamente di
uno schema psicologico o peggio, come suona a me
da copione?
Conoscere il personaggio così, così
classificabile, lo rende poco interessante, spogliato
da ogni brivido e ridotto
a un banalmente triste concetto.
Non mi è nemmeno di consolazione, un ripetitivo
assolutamente prevedibile.
Forse sarebbe meglio chiudere tutto nella dimensione
di passato, dove a questo termine "ambivalenza" quasi
preferirei un solido "abbandono"o addirittura "follia".
Una dimensione chiara dove non esiste paura.

Chi hai conosciuto quando mi hai incontrata,
la Lepre, o il Procione?
Devi sapere che sono i miei animali simbolo:
la lepre è una bestiola tenera, tende a scappare e
a farsi fregare, il procione ahimè
riceve sempre un complimento
per quel suo musino grazioso e per quegli occhietti
cerchiati di nero ma
avvicinandosi,
probabile morda.
Così, non mi dispiace di essere scappata e
non mi dispiace nemmeno di averti morso.
Sicuramente sono eccessi ma
sono comunque animaletti molto carini.

Cari lettori, è tutto per ridere!

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