mercoledì 3 aprile 2013


Criptico, strano, senza motivo apparente e
di nuovo lo so, c'è sotto qualcosa,
tutto risulta sempre così sterile, e davvero vorrei
non qualcosa, ma molto di più.
Pazienza per le parole, per gli eterni fraintesi, per città belle e spietate.
Pazienza per tutto.
Vorrei solo sapere se questo essere eternamente vaghe
serva a nascondere altro,
qualcosa che ancora non conosco ma so che presto avrò
-con lieto motivetto in sottofondo- modo di capire.

Dicono che le parole non valgano nulla, senza i gesti,
non è mai abbastanza, così, magari, si può solo
impegnarsi di più, se si vuole davvero ricostruire.
Le scuse sono sempre accettate, ma sarebbe meglio anche aggiungerci
solamente un po' di anima.
Che mi conosce sa
che è sempre tutto o niente, nelle vie di mezzo io vivo sott'acqua e nessun pesce
mi sarà da conforto.

Tutti dicono -è strano-, tutti.
Lo dico anche io, ma se tutti, e anche io, lo troviamo strano
non sarà per caso e solo per intuizione

strano davvero?

Si avvicina una primavera  piena di sorprese attendo
con quasi gioia l'ennesima storiella divertente
che cullerà i miei futuri incubi ma a tutto, pazienza:
sono la nuova parte di me quindi
pensate agite e dite, come credete opportuno.

In pace, nella mia natura di carta, comunicatemi tutto,
ascolto sempre mentre sfioro fotografie
dimenticate di colori,
bello
sarebbe
meritare più valore, bello sarebbe meglio
il solo accorgersene.

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