lunedì 4 agosto 2014

Agosto,


...un letto molto comodo e una meravigliosa lana
ruvida ruvida, irritante, che amo, amissimo.
Forse belle notizie. E io penso a cucire. E penso ad abiti.
E poi, penso a voi, l'estate scorsa tra il molo e la piazza e
quelle vie strettissime di vino e qualche lacrima.
Mi avevi chiesto un ballo.

Stranezza suggerita da un mese caldo,
riappare un fantasma, lo conosco viveva
in un bellissimo armadio marroncino, un po' sghembo.
Uno di quegli armadi con quegli strani specchi davanti quelli
che sformano le figure, io

immagino perfettamente le ante dipinte crema, di questo fantasma.
E io, purtroppo, sono eternamente attratta, dal passato quindi
forse, certo, sarei tentata, sarebbe forse
dolce, ma
no.
No.
Sarebbe regressione.

Entrerei dritta dritta anche io in quell'armadio
marroncino sghembo dalle ante dipinte crema,
dietro lo specchio deformante.
E lì poi dovrei restare, inadatta nel mio stesso corpo.

Forse è vero, che tutto torna.
Il guaio è che torna troppo tardi, e torna anche
malissimo.
Perché se fosse riuscito a convincermi, a distrarmi, a
interessarmi, forse
avrei detto si.

Si risponde subito, si telefona all'ora concordata, non si dicono bugie.
Eccomi, pronta per la prima elementare, con la mia bellissima cartella rosa di onestà.
Sappiate però che

A bocca asciutta, si sta meglio.
Che a bocca amara.

Tanti saluti di ferie con la manina e la cartella rosa,
ciao ciao!

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