sabato 20 settembre 2014

giardino di festa,

si, hai avuto segnali, e qualche tocco, forse, si, ma
solo le sembianze, della gentilezza, ancora?

Ho adorato quel momento di abbraccio a metà strada
in mezzo alla stanza, così
liceale, ben riuscito.
Mi è quasi venuto il dubbio di essere molto incastrabile nei tuoi gesti,
l'abbraccio a metà stanza, quindi, e le palpitazioni.

Pensavo di vederti, questa sera, ma non c'eri.
Mi hanno detto della tua partenza, non nascondo di essere rimasta un po'
stordita.
Sei partito.E sei andato dall'altra parte del mondo.
Dall'altra parte del mondo, dove chissà cosa fai adesso, mentre io scrivo la notte.
Ancora mi risulta indigeribile, e non ne traduco ragione.

Grazie, oggi, di avermi ricordato
quello splendido tormento che è la gioventù,
i vostri abbracci e il vostro profumo mi
innamorano dell'illusione, come nella vostra età.
Si sta bene insieme. Si sta bene vicini.
Capelli biondi, o deltoidi,
e io sono di nuovo ragazzina e coperta di sogni, mentre
ti racconto tanto mentre parliamo, tanto, come
in un parchetto, come una panchina.

Mi mancherete, ma vi penso come le farfalle colorine
sui rami questa sera, e sapete, forse
forse erano davvero felici, libere.
Vi penso col mio miglior cuore,

sono certa, che tu mi abbia amata.
tu mi hai amata tanto da distruggermi, come quel bel giocattolo
che finisce in brandelli proprio
dal troppo, amore.

baci begli amici abbraccini, vi penso,
buonanotte di affanno, e affetto,
...

Nessun commento:

Posta un commento