domenica 16 novembre 2014

meglio sarebbe non vantarsi:


grandi dolori/ grandi domande:

.male di schiena e movimenti difficili/ come mai mi scrivi in pubblico
                                                             ma non vuoi avere niente a che fare con me?
.male di gola e gonfiore al collo/ come mai dovresti essermi amico
                                                     ma fai di tutto per dimostrarmi il contrario?
.crampi e formicolii/ come riesci a essere sempre così odioso falso viscido e irritante?

La spiegazione potrebbe anche essere
semplicemente orrendamente questa, chiedere chiedere chiedere.
Perché a qualche favore, non dico mai no.
Perché è facilissimo, approfittarsi della disponibilità altrui.
Senza complimenti, senza nemmeno ringraziare
dopo essersene andati.
Allo sconforto misero dell'umanità non esiste rimedio.
Io vorrei invece conoscere qualcuno che rispetta questa lista:
dire la verità
non scappare
non mentire
non far finta di niente.

Incapace di crederne l'esistenza, ecco: la macchia si allarga come fresca, fino
al momento in cui lascerà eterno
quel disgustoso contorno sfumato
in ricordo di lei.
Non chiedetemi quale sia il problema.
Nella mia ingenuità che tanto vi aiuta, domani mi sveglierò
e il mondo non sarà un posto migliore.

Scrivere bene forse significa scrivere bene qualunque cosa.
Scrivere solo per raccontarlo non significa invece niente,
cari tutti famosi tutti senza parole.