sabato 3 gennaio 2015

accidenti, dovevo saperlo, dovevo!

Non è mai qualcosa che si dice.
Non voglio guardarne
la misera conferma, così ovvia, io
non la voglio guardare, non voglio ma

c'era già qualcosa.
Qualcosa che non sapevo, qualcosa che non mi è stato detto.
Non è mai qualcosa che dico, sarebbe quasi
mortale, ma sempre qualcosa che invece
sembro io stessa trasformare come
qualcosa di importante.
Che non riguarda me, certo.
Come se dopo aver parlato con me qualcuno
si ricordasse del proprio passato e decidesse
qualcosa di bello.
Non includendo me, ma solo, forse, ringraziandomi.

Ogni volta mi ritrovo a incolparmi
della meschinità altrui.
Ogni volta ci credo, lasciandomi eternamente cullare
nel mio maledetto splendido ruolo di leprotto.

Vedi, tra l'odio e la dimenticanza adesso
decido per entrambi, ti odio e
dimenticami quando vuoi, come queste
stupide parole che
vorrei poterti lanciare contro colpendoti fino a farti male.

Nessun commento:

Posta un commento