domenica 23 luglio 2017

Bianco, nero, rosso.
Io e te abbiamo creato questa linea guida per progetti bellissimi, infiniti.
Ci separavano solo le sfumature, tu
un rosso sempre sangue, vivo, io
un rosso sempre scuro, antico.
Il mio nero era più nero, il mio bianco appena più caldo.
Eravamo noi.

Ti capisco quando parli di te,
del tuo amore adorato per queste
piccole creature donate da una sorte
molto fortunata.

Ti capisco anche se sei dall'altra parte del mondo.
Sento ogni umore ogni
pensiero parola e sento soprattutto
ogni abbraccio ogni goccia
di tutta questa purezza.

Ti conosco da sempre.
E mi manchi.
Ricordo tutto di te, la tua timidezza
di gesti, e quelle discese ripide che ci hanno costruite.

Non è il dimenticare, ma
il non avere più,
quei banchi, quei colori,

Noi.
Mi somigli ancora.

D'accordo, non scriverò per te perché
non hai più fiducia.
C'è stato un secondo in cui
mi hai persa, in un bus
che mi ha condotta lontano.

Non scriverò per te perché non capisci
che scrivere bene significa potere
scrivere tutto.

Avevi orecchini bellissimi, e il buio
era la nostra casa.
Parte di un cuore.

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