domenica 20 ottobre 2013

righe,

non serve a nulla parlare, però
mi auguro che l'impalcatura della mia porta riesca a durare più
delle nostra così sconcertante e stucchevole e ruggente
amicizia.
Ogni volta che si abbandona, invece di rispondere.
Non serve a nulla.
Io ti posso dire, scrivere e persino pensare
tutto, tutto, di più e tu ancora
non ci saresti, l'immagine
di lunghe notti tra stanze e scale, quei palazzi chiari e ogni via in cui
mi hai condotto, piove,

e qualche volta, piango, mentre amici mi guardano silenziosi
e una gattina mi si accompagna in lamento.

Non credo nel freddo, questo pomeriggio, è un dolore
così fastidioso che
ci penso.
Ricordo ogni parola, e quelle orrende scarpe,
città dai nomi difficili e dispiaceri, tu
non risponderai, non ci sarai, fine.

Tutto qui, posso anche quasi essere certa
che tu abbia anche
dimenticato.
Come su un'onda un po' di disgusto, anche
questa nausea, assomiglia all'acqua.

domenica 13 ottobre 2013

si diceva che!

d'accordo, beh d'accordo, bisogna solo
esserlo, d'accordo.
Altrimenti, si cambia il mondo?
No.
Le persone non diventano buone e nemmeno solamente
educate, tutto è solo
questa immensa giostra delicata che gira lenta, per ogni età,
nessuna  nausea, tentata sono
di salirci,
meraviglie,e 
orrori, forse avere questo stupendo pregio

di osservare le meraviglie nasconde puntuale
il rimborso di vederne  anche il risvolto eccessivamente
cattivo.

Il mondo fa paura, potrei dirti mille cose che non sono paura, certo, io e te

su quei gradini, in quel vicolo, aspettando,
non era paura, solo quella
meraviglia e  e e e

chissà perché ci penso ancora.
Lontano maltrattato derubato violato: il tempo non ha più valore,
si fa beffa costante di me
mentre io vorrei sognare miagolii e abbracci, si

mi manchi, mi manca quell'essere così vicini, quell'assurdo comprendersi e forse
anche un po' mi manca
quel tuo modo di parlare ma ma ma ma ma

basta.

Avrei preferito un mondo buono.
Persone che non mentono, che tornano, che si scusano, ma
alla fine fine fine


mi manchi,
buonanotte di paura, tremando per questa ansia che mi segue ombra nei miei svariati ruoli,
vorrei dirti anche
che un pensiero non ti dovrebbe mai
spaventare ma solo

dopo ore insieme, così, solo
rallegrare,

sopravvivere, resistere.
buonanotte.

lunedì 7 ottobre 2013

avere paura


Capita spesso, solo a certe persone, però, capita che

 "chi cerca, trova", si, purtroppo

sembra un proverbio così vero che
funziona solo al negativo.
Così, sembra che ognuno alla fine si debba scontrare davanti e proprio
alla sua peggiore paura, e capita, capita sempre

probabilmente questa strana unione inversa
vacilla solo tra bene e male.
Eternamente, il male vince.
Sembra così solamente assurdo.

Sono sicura di conoscere gente che vive serena, che riesce a tornare a casa
tutte le sere senza avere combinato un guaio, o senza avere visto nessun orrore o solo

magari a loro è solo successo
di avere incontrato la tranquillità.
Carattere, o ottimismo.
Ma io non sono così.

Vivere nella paura si accompagna a un drammatico veleno, vuoivuoivuoi uscirne ma
resta solo rassegnazione.
Pagine pagine e rabbia.

Non pensate alle paure, perché più date loro pensiero, valore, importanza più
loro sembreranno così gonfie e felici da desiderare un incontro, solo per
un ringraziamento, magari. Con voi. Per voi. Da voi.
In qualsiasi posto
le temiate.

Ladri, falsi, mentitori e menefreghisti:
un circo di dolore e rabbia senza nemmeno
quello zucchero filato da domenica pomeriggio.
E quando tutto questo entra nella sfera più personale dell'essere, ecco, allora
ci si incupisce, nervosi, senza potere fare nulla.

Mi hanno appena detto che se il mondo è cattivo l'unica possibilità di azione
è quella di riuscire a impedirne ogni tentativo di invasione non richiesta.
Cioè, solo un prendere tempo, sperando.

Coraggio.



martedì 24 settembre 2013

cosa so di te?

Sbuffare,

promesse non mantenute, legate a un'acqua che tanto
amore dona, quanto
nulla, ricorda, solo
il giorno dopo,

sbuffo.
Comportamenti noiosi, non
importa il nome, la persona il luogo il giorno o solo
il momento, sono sempre
                 le solite
                             cose, parole così
                                        ripetute che hanno solo odore
                                                di muffa.

Mi dispiace, perché ci credevo, in voi e ora
non so se essere lieta della consolazione originale di
una sera d'estate,
oppure
sbuffare anche contro di voi.

Per fortuna, ci sono le amiche.
Quelle belle, vere, quelle che
ti deludono fino alla nausea quelle che

non so più nulla di te da anni, e anni e ancora
non hai smesso di copiarmi.
Adesso, quasi mi viene voglia di farti i complimenti e quasi penso
che la tua devozione sia stata davvero, un grande volermi bene.
Comunque, non hai smesso.
D'accordo, beati voi
coraggiosi senza nessuna paura,
beati voi che non conoscerete mai la vertigine il buio o solo forse

beati voi, che non sarete mai sedotti da friabili emozioni.
Beati?
Sbuffare.
Chissà.


domenica 1 settembre 2013

benvenuti! date un'occhiatina, lieve, di sfuggita,
non esagerate, con pazienza, ecco,

benvenuti in questo luogo,
potrebbe essere
una piazza, oppure
una stanza,

benvenuti in questo luogo
definito da luci,
immaginate questo luogo
segreto e strano, così nascosto da far accadere sempre
meraviglie,

ci sono personaggi sorridenti e piccoli bicchieri,
magici interni di paura
e tante, tantissime,
parole,

benvenuti in questo luogo,
si trova chiedendo il permesso e poi

lasciandosi risucchiare,
vortice di emozioni in angoli
forse solo rimasti al buio,

ci sono abbracci enormi e
baci intensi sulla porta e carezze ninnate
appena prima di dormire.

C'è sempre un motivo, per non resistere
a questo luogo sempre un motivo
per proprio volere
tornare, entrare, guardare.
C'è sempre un motivo per restarne affascinati per
innamorarsene,

così, volevo scrivere, grazie

grazie per essere rimasti con me fino alla fine.
Grazie per avermi ascoltata, per avermi coccolata e
quasi cullata,
grazie per essere sembrati così dolcemente, teneramente,
irreali,
così ombre di questo luogo ormai
da sembrare troppo pieni di luce e affetto, grazie,
Ogni dettaglio sfuggito, ogni dettaglio ammirato, grazie.
Siete stati bellissimi.

mercoledì 28 agosto 2013

venerdì 23 agosto 2013

...

vacanza, ci pensavo, ci pensavo
nei cavalloni violenti che mi spingevano in acqua, sotto, ridevo,
nelle nuotate artistiche di miagolii e in quelle a piroetta cantando,
ci pensavo.
O forse no, aspettate un attimo, pensavo a cosa?
No forse, forse proprio
tra quell'acqua e quel sale bevuto ridendo
no forse lì, no, non ci pensavo,
lì era bello, e basta.
La delusione resta un eterno buco nell'anima.
Osservazione del mio valore.
Volere, ma rischiare, la troppa attrazione.
Ho ascoltato questa musica, note da un piano composte proprio un anno fa
di mio ricordo.
Dolci.

Sempre, che siano lieti anche i vostri gorni di vacanza, magari solo a guardare il cielo in un trambusto di unico silenzio.
xxx