sabato 7 novembre 2015

Ogni volta che qualcosa non va mi accorgo di trovare nel tuo stile
una traccia del mio fastidio.
Riesci sempre a spiegarmi perché, io sia arrabbiata.
Tu sei la perfetta rappresentazione di tutti i difetti del mondo,
come se l'orrore si fosse fatto persona: tu.

Conservo una tua foto preziosa come un segreto, quando la guardo
ancora mi spavento.
Le parole di odio che mi hai urlato addosso. Quante.
Poco importano, a confronto, i tuoi occhi chiari, anche se
sono il sussurro che preferisco.
Mai, potrei odiarti.

Non cercare scuse nel mio essere aggressiva.
Dimmi solo che ti ricorderai di me.


mercoledì 16 settembre 2015

...perché mi dici che il mondo gira così, e sembri esserne felice?


Succede che una sera ti trovi finalmente nell'abito perfetto e non capita, non capita quasi mai ma
quando capita ecco
è sbagliato comunque, perché nonostante la perfezione, è la gente che non guarda.
O che non riesce a vedere.
Sarei tristissima, se la pensassi come te.
Se non esistesse sfogo, valore, amore.
Se non fossi capace di provare amore.
Sarebbe orrendo come quel tuo bel sorriso, come quelle parole dell'alba che comunque


non hai trattenuto.
Perché lottare no, non sai cosa significhi.
Perchè così gira il mondo, e tu ti adegui come su una giostra, lieto
nel tuo dondolare senza sapere che
esistono realtà anche più belle, dei giocattoli.
L'abito perfetto e sola nel momento, come una celebrazione grandiosa
a cui nessuno assisterà.
Persino tornare, troppo presto, così presto che nemmeno ancora
sono accese le luci.
Nessuna luce qualsiasi si è ancora svegliata.


Quando ti scrivo, non è perché tu mi risponda.
Alle volte è solo per ricordarti i miei pensieri, come se ti stessi
suggerendo in un compito in classe.


Lo so che dall'altra parte dell'oceano, lo sai.
Perché mi conosci.
Lo so che in qualche errore grammaticale potremmo essere vicini, ma
non riusciamo mai a esserlo.
Lo so. Non è mai abbastanza.


Più mi dici di rinunciare, più io insisto.
Fino a quando cederai a quella paurosa tenebra che è la verità.

domenica 16 agosto 2015

La bella estate.

La bella pineta, i bei riflessi,
ciao ciao.
Ciao ciao con la manina guarda fai
ciaociao così, sì, con la manina.
Molto ridere, tra casette buissime,
piccoli lampioni rotondi, chiari, impolverati
in quell'umido di sera, di mare.

Sale e sabbia hanno pulito ogni
nervo, forse,
ma nessuna delusione è rimasta impigliata
tra quelle onde grigiastre.

Ogni mio perdono si è sciolto nell'acqua e
non ne ho più, adesso, da donare. Fine.

Non voglio bugie.
Non voglio perdere tempo,

se vivessi come loro, certo
sarei felice altrettanto,
come loro, ma
non sarei io.

Ovviamente mi manchi ma
magari soffro la nostalgia di un'aria pura che tu
non potevi offrirmi.
Non noterai un colore, non ricorderai un dettaglio.
E non sarai cresciuto.
Si vive per trattenere qualcosa insieme?
Si vive per manciate di ricordi dove si era almeno il protagonista
della scena o
o si vive solo per condividere, per essere sempre in due a guardare
indietro,

bastare a se stesse  è un ruolo che richiede coraggio.
Io non ti darò mai più niente di mio non
un aneddoto non
un mistero e nemmeno
un aiuto.
Puoi guardarmi sorridente e pensare che dirò sì ma
non accadrà.
Forse oltre all'amore ho esaurito anche
le risposte affermative.

Lavorare, vivere, avere a che fare con tutti voi
è stato bellissimo, ma
avete esagerato.

E che di me resti l'ombra di un fantasma spettrale
che possa spaventarvi come
quella tanta difficile verità.
Buona estate sul finir,
...

lunedì 3 agosto 2015

Cuor randagio, ancora,

ebbene sia.
Ancora contro qualcosa
che non posso fermare cambiare decidere,

quel locale, quel nostro locale, chiude, ed è
sconforto.
Solitudine.

Cuor randagio cerca affetto.
Ma che non sia eccessivo perché
Cuor randagio non si lega, e non aspetta
aperta a ogni a ferita, solo

non mi avete voluto dare casa e io
non sono mai contenta,
imbarazzata in compagnia, imbarazzata sola,
Cuor randagio chiede, ma non insiste.

Nonostante i miei suggerimenti tu
userai la mia aggressività come una scusa
per nascondere i tuoi orrendi pensieri,
non tornare, ti odierei,

Cuor randagio ama tutti i sorrisi e
deve proprio andare ma
li ricorda tutti, anche

quel posto quel nostro posto, se ne va.

Non avvicinatavi a sfiorare un randagio
se non avete un cuore puro.

E di te, così lontano, mia delusione amarissima,
non tornare, troveresti l'ormai celebre procione,
e non sarebbe gradevole.

Il locale chiude e con esso
parte di me.
E quel ricordo di una sera fredda in cui qualche magia si manifestò chiara, ma non voluta.
Ciao. Grazie.

domenica 26 luglio 2015

...vorrei essere diversa?
No.
Forse non vorrei nemmeno
mi passasse casualmente tutta la mia aggressività.
Perché davvero, mi dispiace, solo
...
non leggerete mai queste righe.
Ma voi, che vi credete i buoni,  ecco da voi almeno
bisognerebbe aspettarsi un comportamento
elegante.
Invece siete così, solo pronti a donare
un leggero regalino, poco adatto, e persino raro.
E nulla, nulla, vi frena mai dal
domandare.
Chiedere, chiedere, chiedere.

Non vorrei più avere fatto promesse, non vorrei mai
essere stata gentile.
Nemmeno voi, meritate nulla.

Il mondo gira male, ma gira.
Dicono.
Io dico
che sono felice dei miei no.
Perché questa solitudine immensa mi ha permesso
di diventare un'anima randagia, si
non esiste stabilità casa confidenza ma
non avere padroni significa anche
non dovere nulla.
Ecco, nemmeno a voi io devo nulla.
Lasciatemi pure andare.
Quando vi lamentate dei morsi, quando mi sgridate per le accuse io
vi rispondo solo
lasciatemi andare.


mercoledì 8 luglio 2015

Non esiste perfezione, certo.
Ma il rifiuto ha sempre un sapore di vuoto, così,
va.
Non ne comprendo i motivi ma, così,
va.
Fine. Semplice.
Rifiuto.
Non esiste un appuntamento perfetto, no.
No?
Ma che no, certo che esiste esiste e io
l'ho assaggiato.
Esiste.
E qualche volta mi dondolo in quella musica
che mi cantavi e
in quelle parole, così
Noi.
Tu sei speciale per me perché
mi conosci.
Perche sai cosa penso ma io

non posso vomitare ancora tutto il mio
terribile essere emotiva è

Una lingua troppo difficile.
È vero che ti penso, e che mi manchi.
E che mi conosci.
Ma non è abbastanza. Ancora.
Non lo è mai.
Mi manca quello che non ho il coraggio di fare.
Persino troppi punti, sempre una fine anche
della frase.
Ti ricordo sorridente e ti ricordo attento
nello sgridarmi.
Il caldo uccide quell'emozione a cui
contro tutto,

Non voglio rinunciare.