mercoledì 23 marzo 2016


Non esiste una parola che esprima il dolore.
Non c'è nemmeno una magia
che possa farti comprendere il mio mondo.

Mi manchi come in una strada di Londra.
Come in una strada in cui esiste qualcosa
di vero, spengono le luci,
oggi ti ho visto.
Avevi addosso quel tuo grazioso arancione
e non ho avuto dubbi, eri tu.

Mi fanno molte domande su queste pagine.
Incomprensione a cui non voglio
regalare spiegazioni.
Manca molta poesia, in molte vite,
e me ne dispiace. Per voi.

Resta così, come ti ricordo
calmo, debole e niente, assolutamente
niente: nessuna acqua nei tuoi occhi.
Per cosa varrebbe la pena allora?

giovedì 11 febbraio 2016

Cambiare idea, si dice. Che atrocità.

Il mio male è oscuro
come un disgraziato sortilegio dove
il tradimento arriva cattivo perfetto uguale
a quell'incubo che mostra solo morte.

Oggi, non ho più un cuore.

Non ho nulla. Un buco un vuoto un odio un disprezzo, e
tutto mi passa addosso contro oltre e
mi ferisce. Mi infetta.
Oggi, non ho più un cuore.

lunedì 28 dicembre 2015

D'accordo, non sono affari miei.
Ma sei così drammatico, proprio come
me. Teatrale.
Eppure non hai cercato, me.

Per sbaglio la tua voce mi si è accostata, la tua voce che
quel giorno, ha portato l'inverno.
Ti sarai sentito imbarazzato, forse, mi sembra giusto,
lo meritavi.

Non hai cercato me, io che ancora ti credevo capace
di provare qualcosa, ecco
non hai cercato me.
Il giorno in cui hai deciso
hai deciso sempre per la cosa più facile.
E orrore della sorte, le tue cose facili finiscono solo per ingabbiarti,
rivoltandosi proprio
contro di te.
Bizzarra ironia.
Sorrido triste, non hai cercato me.

Si spengano le luci, si dimentichi questo cupo teatro:
la mia anima non ti ricorda, sei libero.
Ti ho vissuto, ora
non esisti più.

sabato 7 novembre 2015

Ogni volta che qualcosa non va mi accorgo di trovare nel tuo stile
una traccia del mio fastidio.
Riesci sempre a spiegarmi perché, io sia arrabbiata.
Tu sei la perfetta rappresentazione di tutti i difetti del mondo,
come se l'orrore si fosse fatto persona: tu.

Conservo una tua foto preziosa come un segreto, quando la guardo
ancora mi spavento.
Le parole di odio che mi hai urlato addosso. Quante.
Poco importano, a confronto, i tuoi occhi chiari, anche se
sono il sussurro che preferisco.
Mai, potrei odiarti.

Non cercare scuse nel mio essere aggressiva.
Dimmi solo che ti ricorderai di me.


mercoledì 16 settembre 2015

...perché mi dici che il mondo gira così, e sembri esserne felice?


Succede che una sera ti trovi finalmente nell'abito perfetto e non capita, non capita quasi mai ma
quando capita ecco
è sbagliato comunque, perché nonostante la perfezione, è la gente che non guarda.
O che non riesce a vedere.
Sarei tristissima, se la pensassi come te.
Se non esistesse sfogo, valore, amore.
Se non fossi capace di provare amore.
Sarebbe orrendo come quel tuo bel sorriso, come quelle parole dell'alba che comunque


non hai trattenuto.
Perché lottare no, non sai cosa significhi.
Perchè così gira il mondo, e tu ti adegui come su una giostra, lieto
nel tuo dondolare senza sapere che
esistono realtà anche più belle, dei giocattoli.
L'abito perfetto e sola nel momento, come una celebrazione grandiosa
a cui nessuno assisterà.
Persino tornare, troppo presto, così presto che nemmeno ancora
sono accese le luci.
Nessuna luce qualsiasi si è ancora svegliata.


Quando ti scrivo, non è perché tu mi risponda.
Alle volte è solo per ricordarti i miei pensieri, come se ti stessi
suggerendo in un compito in classe.


Lo so che dall'altra parte dell'oceano, lo sai.
Perché mi conosci.
Lo so che in qualche errore grammaticale potremmo essere vicini, ma
non riusciamo mai a esserlo.
Lo so. Non è mai abbastanza.


Più mi dici di rinunciare, più io insisto.
Fino a quando cederai a quella paurosa tenebra che è la verità.

domenica 16 agosto 2015

La bella estate.

La bella pineta, i bei riflessi,
ciao ciao.
Ciao ciao con la manina guarda fai
ciaociao così, sì, con la manina.
Molto ridere, tra casette buissime,
piccoli lampioni rotondi, chiari, impolverati
in quell'umido di sera, di mare.

Sale e sabbia hanno pulito ogni
nervo, forse,
ma nessuna delusione è rimasta impigliata
tra quelle onde grigiastre.

Ogni mio perdono si è sciolto nell'acqua e
non ne ho più, adesso, da donare. Fine.

Non voglio bugie.
Non voglio perdere tempo,

se vivessi come loro, certo
sarei felice altrettanto,
come loro, ma
non sarei io.

Ovviamente mi manchi ma
magari soffro la nostalgia di un'aria pura che tu
non potevi offrirmi.
Non noterai un colore, non ricorderai un dettaglio.
E non sarai cresciuto.
Si vive per trattenere qualcosa insieme?
Si vive per manciate di ricordi dove si era almeno il protagonista
della scena o
o si vive solo per condividere, per essere sempre in due a guardare
indietro,

bastare a se stesse  è un ruolo che richiede coraggio.
Io non ti darò mai più niente di mio non
un aneddoto non
un mistero e nemmeno
un aiuto.
Puoi guardarmi sorridente e pensare che dirò sì ma
non accadrà.
Forse oltre all'amore ho esaurito anche
le risposte affermative.

Lavorare, vivere, avere a che fare con tutti voi
è stato bellissimo, ma
avete esagerato.

E che di me resti l'ombra di un fantasma spettrale
che possa spaventarvi come
quella tanta difficile verità.
Buona estate sul finir,
...