Delusione e, uffa.
Non ho dimenticato tutto, ricordo
ogni metodo di lavoro, anche il più assurdo,
panico sempre, e sempre una soluzione.
Sempre un rovistare nella mia mente,
nei miei lavori, e in tutto quello
che mi ha formata.
Perdo valore, lo so, tacendo.
Ma il momento non è mai per me, e
non riesco ad arrivarci,
a parlare
più forte, a farmi sentire.
Ci provo solo con parole che
Andrebbero lette.
Io così abituata a questo, non riesco più
a tramutarlo in voce.
Le parole sono il mio rifugio.
Penso faccio seguo ascolto ma
quando arriva il momento io
In un batticuore da liceale,
riesco sempre a farle fuggire.
E mi dispiace, perché nevrosi a parte, potrei anche essere brava.
Più lettura, meno confusione, forse.
mercoledì 20 dicembre 2017
giovedì 16 novembre 2017
Scrivere fa male.
Perché qualsiasi sforzo
tu possa riuscire a permetterti c'è sempre
una parte che devi nascondere.
Raggiungere obiettivi, e proclamarsi fiera di avere fatto tutto giusto ha solo questo
sapore amaro.
La solitudine.
Non sempre esiste qualcosa
che ti attacchi alla vita, capita forse
che non lo si riesca a trovare, eppure
avevo fatto tutto giusto.
Mi muovo indifferente e lacerata,
con questa anima logora che pretende
troppo, o nulla, in un eterno dualismo
senza pietà.
Un cuore accartocciato di nodi e crepe,
quell'ultima carezza, ambiziosa,
Una misericordia che ricorda
Ogni suo dono.
Perché qualsiasi sforzo
tu possa riuscire a permetterti c'è sempre
una parte che devi nascondere.
Raggiungere obiettivi, e proclamarsi fiera di avere fatto tutto giusto ha solo questo
sapore amaro.
La solitudine.
Non sempre esiste qualcosa
che ti attacchi alla vita, capita forse
che non lo si riesca a trovare, eppure
avevo fatto tutto giusto.
Mi muovo indifferente e lacerata,
con questa anima logora che pretende
troppo, o nulla, in un eterno dualismo
senza pietà.
Un cuore accartocciato di nodi e crepe,
quell'ultima carezza, ambiziosa,
Una misericordia che ricorda
Ogni suo dono.
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